Titolo originale: Real Steel Paese: Stati Uniti, India Anno: 2011 Durata: 127 minuti Genere: Azione, Fantascienza
Soggetto: Dan Gilroy, Jeremy Leven . Ispirato ad un racconto di Richard Matheson. Sceneggiatura: Leslie Bohem, John Gatins Fotografia: Mauro Fiore Montaggio: Dean Zimmerman Musiche: Dean Zimmerman Scenografia: Victor J. Zolfo Costumi: Marlene Stewart Trucco: Stephanie Arble,Eleyna M. Brandt,Clifton Chippewa e altri Effetti speciali Digital Domain, Giant Studios, Legacy Effects, New Deal Studios Produttore: Ron Ames,Rick Benattar,Eric Hedayat,Shawn Levy,Susan Montford,Don Murphy,Robert Zemeckis Produzione: 21 Laps Entertainment, Angry Films, ImageMovers, Reliance Entertainment Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia Sito ufficiale: www.steelgetsreal.com Sito italiano: www.realsteel.it Data di uscita: 25 Novembre 2011 (al cinema)
Una grintosa avventura, ricca di brivido e azione, ambientata in un futuro non molto lontano dove il pugilato è divenuto uno sport altamente tecnologico. Hugh Jackman interpreta il ruolo di Charlie Kenton, un lottatore fallito che ha perso la sua occasione quando un robot d'acciaio alto due metri e mezzo e dal peso di oltre novecento chili, lo mette ko sul ring. Charlie non è altro che un piccolo agente, che guadagna quel poco che basta per mettere insieme pezzi di metalli di scarti per passare da un incontro di boxe all'altro. Quando Charlie tocca il fondo, a malincuore fa squadra con il figlio Max (Dakota Goyo) per costruire ed allenare un concorrente per il titolo. Dato che la posta in gioco nella pericolosa arena è aumentata, Charlie e Max, contro ogni previsione, giungono ad una nuova occasione per un ritorno.
Sono il Re Mida di Hollywood Steven Spielberg e l’autore della trilogia "Ritorno al futuro" Robert Zemeckis a figurare in qualità di produttori esecutivi di quello che, diretto dallo Shawn Levy cui si deve il dittico "Una notte al museo", si basa in parte su "Steel", breve racconto di Richard Matheson già adattato per una puntata di "Ai confini della realtà" interpretata nel 1963 da Lee Marvin. Con il Wolverine Hugh Jackman che, nei panni di un pugile sul viale del tramonto costretto a farsi da parte da quando il mondo della boxe è stato invaso da giganteschi robot d’acciaio, si trova a realizzare e ad addestrare al combattimento un automa affiancato dal figlio che aveva da tempo perso di vista, incarnato dal Dakota Goyo di "Thor" (2011), l’idea di partenza non può fare a meno di spingere a pensare a quelle su cui si costruirono un’infinità di cartoon giapponesi degli anni Settanta; tanto più che non sono assenti ironici momenti indirizzati agli spettatori più piccoli (si pensi alla sola sequenza in cui il bambino si mette a ballare insieme alla creatura robotica). Ma, a partire dal fatto che l’avversario del loro combattente meccanico si rivela russo, proprio come l’Ivan Drago di "Rocky IV" (1985), sembra essere una certa aria derivata dal decennio successivo ad attraversare le oltre due ore di visione, con un rapporto tra padre e figlio che, guardando ancora alla filmografia di Sylvester Stallone, ricorda non poco quello descritto in "Over the top" (1987). Mentre l’abbondanza d’interni e di totali non troppo larghi rispecchia in (buona) parte il fanta-cinema di Charles Band (si pensi solo a "Guerre di robot", del padre Albert), i cui robot protagonisti venivano animati in stop motion dal compianto David Allen. Del resto, considerando che la sceneggiatura porta la firma del John Gatins fattosi le ossa come attore in horror del calibro di "Spiritika 2" (1993) e "Leprechaun 3" (1995), non ci si stupisce più di tanto se il clima generale, al di là dell’elevato budget di produzione (circa 110 milioni di dollari) capace di garantire ottimi e moderni effetti speciali, sia quello schietto e senza troppe pretese di un b-movie. Solo che questi ultimi si limitano a durare meno di 90 minuti (spesso, addirittura, anche di 80), mentre qui ci si spinge in maniera inutile un po’ troppo oltre; con il rischio di funzionare meglio in dvd che sul grande schermo e di rimanere freddi come la ferraglia protagonista, nonostante la notevole carica di sentimento tirata in ballo.
Code:
Generale Nome completo : Real.Steel.2011.iTALiAN.AC3.DVDRip.XviD-TSR[MT].avi Formato : AVI Formato/Informazioni : Audio Video Interleave Dimensione : 1,50 GiB Durata : 2h 1min BitRate totale : 1 765 Kbps Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2540/release) Compressore : VirtualDubMod build 2540/release Video ID : 0 Formato : MPEG-4 Visual Profilo del formato : Advanced [email protected] Impostazioni del formato, BVOP : 1 Impostazioni del formato, QPel : No Impostazioni del formato, GMC : No warppoints Impostazioni del formato, Matrix : Personalizzato Codec ID : XVID Codec ID/Consiglio : XviD Durata : 2h 1min BitRate : 1 372 Kbps Larghezza : 640 pixel Altezza : 272 pixel AspectRatio : 2,35:1 FrameRate : 25,000 fps ColorSpace : YUV ChromaSubsampling : 4:2:0 BitDepth/String : 8 bits Tipo di scansione : Progressivo Bit/(Pixel*Frame) : 0.315 Dimensione della traccia : 1,17 GiB (78%) Compressore : XviD 1.2.1 (UTC 2008-12-04) Audio ID : 1 Formato : AC-3 Formato/Informazioni : Audio Coding 3 Format_Settings_ModeExtension : CM (complete main) Codec ID : 2000 Durata : 2h 1min Modalità : Costante BitRate : 384 Kbps Canali : 6 canali Posizione dei canali : Front: L C R, Side: L R, LFE SamplingRate : 48,0 KHz BitDepth/String : 16 bits Dimensione della traccia : 334 Mb (22%) Allineamento : Audio splittato Durata interleave : 40 ms (1,00fotogramma) Pre caricamento interleave : 500 ms
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